IL PICCOLO MUSEO DELLE CONCHIGLIE E DELLA MARINERIA in Via Minguzzi a Viserbella di Rimini (RN)
29 gennaio - 31 dicembre 2012
- Bellaria
Il Museo è nato come naturale sviluppo di un articolato percorso di ricerca e conservazione, tuttora in corso, focalizzato sul recupero delle tradizionali barche viserbesi a fondo piatto utilizzate per la pesca costiera, denominate batane - un tempo normalmente ormeggiate in riva al mare, e ora destinate insesorabilmente alla distruzione - e dell'attrezzatura tipica dei marinai che con esse lavoravano.
Il percorso offre al visitatore la possibilità di effettuare un vero e proprio viaggio nel mondo dell'antica marineria facendo la conoscenza, già dalla prima sala, dei tipici oggetti usati dai marinai e dagli artigiani nella loro attività quotidiana come, per esempio, gli strumenti da mastro d'ascia e calafà , il menacul, attrezzo per pescare le vongole a mano vicino a riva, la marotta, finta barca dove si tenevano le anguille ad ingrassare per venderle nelle festività natalizie, il rabbio a vita per pescare sogliole e altri pesci da fondo sempre da riva.
Il recupero, la cura e il restauro del materiale è dovuto allAssociazione culturale "E Scaion", il cui nome deriva dall'attrezzo per pescare le vongole (fer da purazi) detto Scaion, costituita per valorizzare e tutelare le tradizioni del borgo marinaro di Viserbella al fine di mantenere viva la memoria della cultura marinara locale.
Attualmente il Museo possiede circa seicentocinquanta attrezzi e reti da pesca da riva d'epoca, tra le quali reti da tratta e reti da posta (nasse, cogolli). Nella prima e seconda sala sono conservati numerosi modellini in scala di imbarcazioni tipiche (battanini, marotte, trabaccoli, bozzelli), oltre a circa 400 fotografie e numerosi filmati, dal 1912 agli anni sessanta, che documentano momenti della vita marinara riminese .
Nella sezione esterna è possibile ammirare alcuni esemplari di batane, che l’Associazione ha provveduto a recuperare e restaurare, nonché varie ancore, timoni, e due mosconi a remi da lavoro.
Al materiale conservato si è aggiunto, ultimamente, il reparto dei fossili.
Periodo di svolgimento: dal 01/01/2011 al 31/12/2012
Orario: luglio e agosto, martedì, venerdì e sabato 21.00-23.00. Negli altri periodi dell'anno è possibile visitare il museo su prenotazione. Personale del luogo è disponibile per presentare i materiali in mostra, per informazioni tel.: 0541.721060
Ingresso: gratuito
Il Museo è nato come naturale sviluppo di un articolato percorso di ricerca e conservazione, tuttora in corso, focalizzato sul recupero delle tradizionali barche viserbesi a fondo piatto utilizzate per la pesca costiera, denominate batane - un tempo normalmente ormeggiate in riva al mare, e ora destinate insesorabilmente alla distruzione - e dell'attrezzatura tipica dei marinai che con esse lavoravano.
Il percorso offre al visitatore la possibilità di effettuare un vero e proprio viaggio nel mondo dell'antica marineria facendo la conoscenza, già dalla prima sala, dei tipici oggetti usati dai marinai e dagli artigiani nella loro attività quotidiana come, per esempio, gli strumenti da mastro d'ascia e calafà , il menacul, attrezzo per pescare le vongole a mano vicino a riva, la marotta, finta barca dove si tenevano le anguille ad ingrassare per venderle nelle festività natalizie, il rabbio a vita per pescare sogliole e altri pesci da fondo sempre da riva.
Il recupero, la cura e il restauro del materiale è dovuto allAssociazione culturale "E Scaion", il cui nome deriva dall'attrezzo per pescare le vongole (fer da purazi) detto Scaion, costituita per valorizzare e tutelare le tradizioni del borgo marinaro di Viserbella al fine di mantenere viva la memoria della cultura marinara locale.
Attualmente il Museo possiede circa seicentocinquanta attrezzi e reti da pesca da riva d'epoca, tra le quali reti da tratta e reti da posta (nasse, cogolli). Nella prima e seconda sala sono conservati numerosi modellini in scala di imbarcazioni tipiche (battanini, marotte, trabaccoli, bozzelli), oltre a circa 400 fotografie e numerosi filmati, dal 1912 agli anni sessanta, che documentano momenti della vita marinara riminese .
Nella sezione esterna è possibile ammirare alcuni esemplari di batane, che l’Associazione ha provveduto a recuperare e restaurare, nonché varie ancore, timoni, e due mosconi a remi da lavoro.
Al materiale conservato si è aggiunto, ultimamente, il reparto dei fossili.
Periodo di svolgimento: dal 01/01/2011 al 31/12/2012
Orario: luglio e agosto, martedì, venerdì e sabato 21.00-23.00. Negli altri periodi dell'anno è possibile visitare il museo su prenotazione. Personale del luogo è disponibile per presentare i materiali in mostra, per informazioni tel.: 0541.721060
Ingresso: gratuito